Sabato 17 marzo, su RAI 3, nell’interessante trasmissione
televisiva “AMBIENTE ITALIA”, i rappresentanti di “MAREVIVO”, tra i quali
ricordiamo in particolare la presidente Rosalba Giugni, hanno evidenziato tutte
le iniziative da loro messe in atto per il disinquinamento del golfo di Napoli
in un momento in cui la città sarà sotto i riflettori mondiali per l’ America’s
Cup.
Il tema era stato già trattato in un precedente
significativo convegno organizzato da MAREVIVO (a Castel dell’Ovo, 5 marzo 2012)
al quale furono presenti Corrado Clini,
ministro dell’Ambiente, Antonio D’Alì (Commissione Ambiente Senato), Luigi De
Magistris, sindaco di Napoli, Luigi Cesaro, presidente della Provincia d Napoli
ed altri personaggi di rilievo.
Sia nella trasmissione televisiva che nel suddetto convegno
in effetti sono state evidenziate le gravi problematiche del Golfo di Napoli in
cui si scaricano sostanze altamente inquinanti di tutti i generi a causa di
depuratori obsoleti e malfunzionanti oppure (assurdo ma vero!) per il mancato
allacciamento di quelli più moderni che giacciono inutilizzati dal 2008 alla
foce del fiume Sarno.
La situazione è particolarmente grave nell’area di Cuma, del
Sarno e dei Regi Lagni, definiti in pratica “una discarica a cielo aperto”.
Dall’incontro del 5 marzo 2012 per fortuna pare siano emersi
concreti e positivi impegni presi dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione
Campania, dalla Provincia e dal Comune di Napoli che hanno accolto per il
momento le proposte di MAREVIVO, cioè quelle essenziali per incominciare ad
attivarsi:
1)allacciamento di almeno 4 comuni ai depuratori della Foce
Sarno;
2)riutilizzo immediato delle condotte sottomarine Napoli Est
per portare acque parzialmente depurate al di là della battigia;
3) costituzione di un gruppo di volontari a supporto della
struttura pubblica.
E’ stato messo in rilievo, come al solito, lo spreco di
risorse economiche e di fondi UE mal gestiti nel corso degli anni, per cui si
propone un attento e costante monitoraggio affinché ciò non si verifichi più in
futuro.
Nel corso dell’interessante trasmissione “Ambiente Italia”,
inoltre, sono state mostrate numerose ferite inferte dall’inquinamento a tutto
il territorio italiano e in particolare al Sud, alla nostra povera Italia che un
tempo vantava acque pulite ed abbondanti, terreni fertili con varietà di
prodotti invidiati in tutto il mondo (altro che “infertili” OGM), bellezze
paesaggistiche e siti archeologici di grande rilievo storico-culturale.
Che spreco per risorse come agricoltura, turismo e tutte le
attività ad esse connesse!
Giovanna D’Arbitrio