Giovedì 13 gennaio 2011, al Maschio Angioino, è stato presentato il libro di Mirella Mafrici “All’Ombra della Corte - Donne e potere nella Napoli borbonica (1734-1860)in un interessante convegno culturale, promosso dalla Fondazione Valerio, al quale hanno partecipato Adriana e Franceso Valerio, Renata De Lorenzo, L. Mascilli Migliorini, Rosanna Cioffi e la stessa M. Mafrici.
Il libro fa parte di un progetto presentato nel corso del primo congresso internazionale della “Fondazione Pasquale Valerio per la Storia delle Donne”, organizzato nei giorni 27-29 giugno 2010 presso la sede della Novafin Financière S.A. di Ginevra, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri italiano, nell’ambito delle celebrazioni dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità.
La Fondazione Valerio, costituita nel 2003 da Francesco e Adriana Valerio in memoria del padre, Pasquale, ha l’obiettivo di far emergere e di valorizzare la presenza femminile nel cammino della società attraverso ricerche di fonti e documenti, seminari di studio, pubblicazioni, conferenze e convegni nazionali ed internazionali.
Come i relatori hanno evidenziato, Il volume “All’ombra della Corte” si propone di sottolineare l’importante ruolo esercitato, sia pur “tra le quinte”, da tante regine (consorti o reggenti) nella realtà napoletana e del mezzogiorno. Maria Amalia di Sassonia, Maria Carolina d’Asburgo - Lorena, Carolina Bonaparte, Maria Isabella di Borbone, Maria Cristina di Savoia, Maria Teresa d’Asburgo - Lorena, Maria Sofia di Baviera, riuscirono ad imprimere la loro inconfondibile e particolare presenza nell’ambito della Corte, tessendo rapporti diplomatici, politici, economici, religiosi in vari modi (mediante matronage e maternage, matrimoni e alleanze, patrocinio di arte, cultura e moda, opere di misericordia, beneficenza ad istituti religiosi ecc.), destreggiandosi abilmente negli intricati ingranaggi delle monarchi europee. Insomma una storia al femminile fatta di “luci e di ombre, di sangue e santificazione, che fa emergere il modus operandi della donna”.
Sembra quasi inevitabile una costatazione un po’ amara sul duro percorso delle donne nella storia, poiché se potenti regine furono costrette ad agire dietro le quinte “all’ombra della Corte”, possiamo facilmente immaginare limitazioni e condizionamenti imposti a donne intelligenti e piene d’ingegno alle quali nel corso dei secoli fu vietato di esprimersi liberamente in tanti campi dello scibile umano, nonché le infinite sofferenze e violenze inflitte a donne comuni. E potremmo aggiungere, purtroppo, che tali problematiche sono ancor oggi molto attuali in classi sociali più umili o in paesi meno civili.
A quanto pare, è in preparazione un altro volume di M. Mafrici, “Donne e Potere a Napoli - dall’età aragonese al viceregno austriaco (1442-1734)”, anch’esso incluso nel suddetto progetto della Fondazione Valerio che si prefigge pertanto di continuare la sua interessante ed accurata ricerca sulla storia delle donne avvalendosi di documenti custoditi negli archivi e nelle biblioteche meridionali, un’ulteriore testimonianza delle valide attività culturali presenti nel nostro Sud.
Giovanna D’Arbitrio