In occasione del sessantennale
del Soroptimist International d’ Italia,
il Club di Napoli, presieduto da Paola
Scialoja, ha organizzato interessanti visite guidate, incontri culturali,
concerti e convegni nei giorni 13-14-15 giugno 2014, valorizzando eccellenze
napoletane e cultura partenopea “al femminile”.
Molto coinvolgenti in particolare
i seguenti incontri:
- Visita alla storica Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin, fondata
alla fine dell’800 (ora diretta dalla proprietaria e soroptimista, Marisa Del Vecchio).
- Concerto di organo (con musiche
di Bach, Brahms, Böhm, Verdi) eseguito da Claudia
Termini, musicista di fama mondiale, concerto tenutosi nella Basilica di
San Francesco di Paola, costruita nel
1817 sotto Ferdinando I di Borbone.
-Visita al Museo Ascione del 1855, situato nella Galleria Umberto I, antica
ditta per la lavorazione di coralli e cammei con sede storica a Torre del
Greco.
- “Tra passato e presente, il contributo delle donne allo sviluppo
della città di Napoli”, convegno svoltosi nell’Istituto Italiano per gli
Studi filosofici, fondato da Gerardo
Marotta, importante polo della cultura napoletana con sede nel Palazzo Serra di Cassano, eretto nella
prima metà del ‘700, famoso per lo scalone del Sanfelice e per i tragici eventi
storici del 1799.
Il convegno, avvenuto il 14
giugno, alle ore 10,00, è stato introdotto da Paola Scialoja, Presidente del Club Soroptimist di Napoli che, dopo
aver ha letto la lettera di saluti del Cardinale Sepe, ha dato la parola ad Elisabetta De Franciscis, Presidente del Federazione Europea Soroptimist
International, la quale ha evidenziato i soddisfacenti risultati conseguiti dal
Soroptimist in tutto il mondo con progetti internazionali di rilievo.
Paola Scialoja ha fornito informazioni circa l’archivio storico
creato presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa da Amina Lucantonio, precedente Presidente del Club Napoli, archivio
che evidenzia l’impegno civile delle donne nel tempo, malgrado discriminazioni
e pregiudizi.
Alle 10,40 è iniziato
l’intervento del Prof. Francesco Paolo
Casavola, valente giurista e storico del diritto romano, il quale ha
trattato il tema del “Voto alle donne-
Rappresentanza politica e movimento femminile in Campania”.
Leggendo una lettera della
signora Stefania Castella trovata nella posta dei lettori ed intitolata “l’insostenibile forza del sesso debole”, egli ha dimostrato in modo
concreto con esempi tratti dalla vita quotidiana tutte le difficoltà e i pesi
che gravano sulle spalle delle donne attraverso il costante prodigarsi per gli
altri in famiglia e nel lavoro: pur affrontando la vita quotidiana con una “forza”
incredibile, le donne sono in genere considerate “deboli” per ancestrali
pregiudizi che impongono il marchio di “levitas animi” (citata la frase “La donna è
mobile qual piuma al vento”), cioè fragilità, superficialità, inaffidabilità in
una società maschilista abituata a prevaricare e a considerare le donne esseri inferiori
bisognevoli di tutoraggio maschile. Pertanto solo il 2 giugno 1946 il voto alle
donne venne concesso: il motivo di tale discriminazione è da ricercarsi, secondo Casavola, nel valore che si è dato
sempre ai “maschi combattenti”, ritenuti i soli degni di essere considerati
“cives” a tutti gli effetti per la loro costante partecipazione alle guerre di
tutti i tempi. Il Prof. Casavola ha concluso il suo discorso affermando che l’emancipazione
femminile appare sempre un processo in divenire, un processo che potrà essere
accelerato forse se i percorsi politici verranno convertiti in “percorsi umani
nella trincea del Bene”, con una partecipazione attiva delle donne alla vita
pubblica.
Alle ore 11,00 la parola è stata
data a Giuliana Cacciapuoti che ha
trattato il tema “Donne memorabili nelle
strade di Napoli”. Leggendo i dati
di un censimento delle strade napoletane, ha messo in rilievo che solo il 4% di
esse è intitolato a donne importanti e che spesso le collocazioni sono in
luoghi poco conosciuti con scarso afflusso di passanti. Per restituire memoria
alle donne, dunque il Soroptimist si sta battendo per cambiare la toponomastica
delle vie cittadine attraverso nuove leggi, coinvolgendo amministrazioni locali
e perfino scuole per creare una mentalità diversa nelle nuove generazioni.
Alle ore 11,20 Vittoria Fiorelli ha trattato il tema “Dal salotto all’impegno militante: le
signore napoletane tra ‘800 e ‘900”
, evidenziando l’importanza dei salotti aperti dalle colte signore napoletane
che non si interessavano solo di attività filantropiche, ma facilitavano scambi
culturali e politici a livello locale, nazionale ed internazionale.
Alle ore 12,00 è arrivato il
sindaco di Napoli, Luigi De Magistris,
il quale ha ricordato donne eroiche del passato e del presente, come Eleonora Pimentel Fonseca, Maddalena
Cerasuolo (4 giornate di Napoli), e Alessandra Clemente (figlia di Silvia Ruotolo uccisa dalla
camorra) che lotta ancora nella sua città trasformando rabbia e odio in energia
positiva.
Il convegno si è avviato alla
fine con l’appassionato e sofferto discorso dell’anziano avv. Gerardo Marotta che si è scagliato contro la corruzione e la
deriva etica dell’attuale società in cui manca una forte concezione dello Stato
e che ha invitato le soroptimiste ad impegnarsi sempre di più per migliorare
tale situazione.
Anna Maria Isastia, Presidente del Soroptimist International
d’Italia, infine ha ricondotto il discorso sul tema dei salotti del passato che si occupavano non solo di arte
e letteratura, ma anche di politica, gestiti da donne in gamba che li fecero
diventare “la III Camera dello Stato”. Oggi l’impegno del Soroptimist è più che
mai centrato sulla cancellazione di stereotipi attraverso l’educazione dei
giovani in collaborazione con le scuole.
Un convegno davvero interessante
che ancora una volta dimostra la vivacità culturale di Napoli e pone l’accento
sui lati positivi di una città costantemente trascurata dalla politica, dove
gravi problemi potrebbero essere risolti con l’impegno di tutti.
Giovanna D’Arbitrio